23 ottobre, 2013

Intervista a Diletta Brizzi

Qualche tempo fa ho avuto la possibilità e il piacere di poter intervistare Diletta circa il suo racconto "L'eredità del serpente" ed è con grande piacere che oggi pubblico finalmente l'intervista, spero vi faccia piacere leggerla e se avete domande in merito ponetele pure 





Intervista a Diletta Brizzi
L'eredità del serpente
Racconto


A: In che modo hanno preso vita i tuoi personaggi e le loro avventure? Come hai creato l'ambientazione?


D: Volevo creare qualcosa di diverso, qualcosa che non risultasse già visto, anche se qualche lettore potrebbe dire il contrario. La reincarnazione della donna di uno dei primi angeli caduti, i Vigilanti, mi sembrava giusta per il mio racconto. Così ha preso vita la storia di Aurora. Tutto stava nello scegliere un Vigilante che, una volta caduto, fosse diventato uno dei sette Principi dell'Inferno. Ma non ne volevo uno docile, volevo quello con più rabbia dentro, così ho scelto Azazael. La sua storia infatti è molto diversa rispetto ai restanti Vigilanti caduti: mentre gli altri vennero fatti cadere, Azazael venne incatenato nelle profondità del deserto libico per millenni. Capirai che il rancore ma soprattutto la rabbia avevano raggiunto l'ennesima potenza. Scelti i personaggi mi serviva l'ambientazione giusta e di questo devo ringraziare il mio fidanzato, che si può dire esperto nel settore e ha trovato la profezia biblica che faceva al caso mio, di cui non vi svelerò nulla :D


A: Nel tuo racconto sono presenti luoghi reali, come ti sei documentata? Ti ci sei anche recata di persona?


D: Avevo bisogno di trovare un luogo per far incontrare Aurora e Azazael, di un luogo che avesse un qualcosa che riguardasse l'Inferno (dal quale doveva uscire Azazael) e raccogliendo informazioni su internet mi sono accorta che a Lucca (praticamente a 13 km da casa mia), più precisamente nella chiesa di Santo Agostino, vi fosse un pozzo, vicino a un quadro della Madonna, che conduceva direttamente all'Inferno. Secondo la leggenda molti secoli prima un uomo aveva scommesso un'alta somma di denaro pregando la Madonna perché lo aiutasse nella vincita della scommessa. Tuttavia l'uomo perse tutto e corse nella chiesa di Sant'Agostino, attribuendole la colpa dell'accaduto e, in preda ad una furia cieca, scaraventò un sasso contro l'affresco dedicato alla Vergine sfondandolo proprio all'altezza della spalla e proprio in quel momento, una voragine si aprì sotto di lui facendolo sprofondare all'Inferno. Una volta scoperto questo, ho preso subito la macchina e con Yvan ci siamo recati subito sul posto per fare tutte le foto possibili e immaginabili e per segnarmi il percorso che mi avrebbe portato alla chiesa di San Michele. E' stata una bella esperienza raccogliere tutte le informazioni direttamente sul campo.


A: Oltre alla somiglianza della modella con il personaggio femminile del tuo racconto quali criteri hai utilizzato per la scelta?


D: Quando per la prima volta ho pensato ad Aurora, mi sono immaginata una donna "splendente" e, anche se di solito i miei personaggi sono prettamente con capelli scuri, ho pensato che una donna bionda potesse fare al caso mio. I suoi tratti dovevano essere delicati ma allo stesso tempo decisi. Quando per la prima volta ho visto la foto della ragazza che poi è stata la mia scelta, Loriana, ho capito subito che lei sarebbe stata perfetta per Aurora. Era lei, in tutto e per tutto.

A: Qual'è l'elemento del tuo segno zodiacale? Ti senti legata ad esso o ad un altro? Quale e perché?


D: Beh io sono dell'Acquario quindi il mio elemento è l'Aria. Sono molto legata a esso perché mi completa, mi fa sentire viva, completa. E' difficile da spiegare ma mi fa sentire parte di esso.


A: Quanto è stato difficile per te scrivere il racconto?


D: Non tanto, anche se ci sono stati dei momenti in cui avrei voluto riscrivere tutto dall'inizio. Ci sono stati dei giorni in cui ho scritto pagine e pagine di racconto, mentre altri in cui non ho scritto proprio niente perché non avevo la cosiddetta "ispirazione". Però alla fine ce l'ho fatta e devo dire che sono contenta del risultato ottenuto, non pienamente soddisfatta però perché ci sono alcune cose che devo riguardare per bene prima della futura pubblicazione.

A: Nel racconto si parla di magia, tu credi in essa?


D: Credo nella magia che ci circonda, nei miti e nelle leggende del passato, altrimenti non avrei scritto niente di tutto ciò. Ma per magia non intendo quella che si può vedere in telefilm come "Streghe", ma quella caratterizzata dalle energie, naturali e non, positive e negative, che ci circondano. Come dice Phyllis Curott, "la vera magia è la vita".


A: Quali consigli daresti a un aspirante scrittore/trice?


D: Mai darsi per vinto/a, mai arrendersi anche se ci saranno delle delusioni e credere sempre nei vostri sogni e in tutto quello che scrivete. Volere è potere.


A: Per concludere, hai in cantiere progetti per il futuro?


D: Sì, ho diversi progetti in cantiere: in primo luogo ho intenzione di allungare "L'eredità del serpente", per farlo diventare così un romanzo breve. Il primo di sette romanzi brevi, tutti dedicati ai Vigilanti Caduti. Ho già preparato la bozza per il secondo libro, Seduzione Infernale, e ho già nominato i protagonisti proprio ne L'eredità del serpente.
Inoltre a fine ottobre uscirà il cartaceo del romanzo urban fantasy/mitologico "Take me into your Hell" che ho scritto a quattro mani con Yvan, che si può dire essere il mio orgoglio, quello di cui vado più fiera. Ovviamente però starà a voi lettori giudicare ;)



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